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Dolore Muscolare alle Gambe: Sintomi e Possibili Soluzioni

Il dolore alle gambe è una problematica che colpisce un vasto numero di persone, di qualsiasi età. Il più delle volte questo disturbo, diffuso o localizzato in un determinato punto negli arti inferiori, non dipende da patologie clinicamente gravi ma è opportuno fare un’attenta analisi dei sintomi e un’accurata ricerca delle cause.

Il dolore muscolare alle gambe può presentarsi in modo improvviso, ad intermittenza o in modo costante, variare d’intensità fino a diventare talmente forte da compromettere la capacità di camminare.

Nei casi in cui i disturbi sono di lieve intensità, è possibile curarli o alleviarli con semplici e mirati rimedi efficaci già in breve tempo.

Possibili Cause e Soluzioni principali 

Le cause del dolore alle gambe possono essere molteplici e riguardareossaarticolazionilegamenti ed altri tessuti molli. Una delle cause più comuni di questo disturbo resta comunque un problema di natura muscolare dovuto ad uno strappo, ad un uso eccessivo del muscolo o ad un suo logoramento.

1) Le Contratture Muscolari

La contrattura muscolare è una problematica alquanto diffusa, soprattutto tra le persone che praticano sport. Consiste in una contrazione involontaria che coinvolge uno o più muscoli che risultano al tatto contratti e ipertonici. La contrattura si può definire come atto difensivo che compare quando il tessuto muscolare viene stimolato oltre il limite di sopportazione fisiologico: se il muscolo viene eccessivamente caricato, si innesta un meccanismo di difesa che lo porta a contrarsi. Il dolore che si percepisce è localizzato intorno al muscolo contratto e può essere di intensità variabile. Una contrattura muscolare è facilmente riconoscibile perché predispone una tensione e un gonfiore nell’area interessata.

Soluzioni alla Contrattura Muscolare

Per far passare una contrattura muscolare è necessario procedere con un trattamento di tipo conservativo lasciando totalmente a riposo il muscolo interessato. Questo tipo di disturbo generalmente si risolve in 3-10 giorni; in questo lasso di tempo è altamente consigliabile non fare alcun genere di sforzo che coinvolga la parte lesa per non aumentare i tempi di recupero. Nel caso in cui il dolore si avvertisse maggiormente, è opportuno rivolgersi ad uno specialista che, per accelerare il processo di guarigione e rendere più sopportabile la tensione, potrebbe prescrivere farmaci con proprietà antinfiammatorie e miorilassanti. Per rendere più veloce il recupero possono essere utili quelle attività che, abbinate a massaggi decontratturanti, permettono di allungare la muscolatura e favorire l’afflusso di sangue ai muscoli. Per accelerare i tempi di ripresa, nei casi di dolore più intenso, ci si può sottoporre a sedute di elettrostimolazione (TENS) o ionoforesi.

2) I Crampi Muscolari

Tra i disturbi più comuni che provocano dolore muscolare alle gambe troviamo i crampi o spasmi muscolaricontrazioni muscolari involontarie che si presentano in modo improvviso e transitorio principalmente nel polpaccio, nella coscia o nel piede. Le fitte dolorose possono anche raggiungere un’intensità tale da avere una temporanea immobilizzazione della parte interessata.

Questo tipo di problematica può presentarsi durante lo svolgimento di attività fisica o in alcuni momenti in cui non vengono svolti dei movimenti come durante il sonno.

Come i crampi possono essere causati da eccessivi sforzi, possono altresì essere provocati dal mantenimento prolungato di una stessa posizione.

Nelle cause di origine dei crampi vi possono essere diversi fattori tra i quali una diminuzione nell’organismo della presenza di sali minerali, dovuta ad un’eccessiva sudorazione o ad uno stato di disidratazione; una carenza o uno squilibrio di sodiopotassiomagnesiocalcio e vitamina D. Anche il trattamento con determinati farmaci o la gravidanza possono indurre i crampi. Gli spasmi muscolari possono essere causati anche da condizioni di stress e affaticamenti intensi.

Soluzioni ai Crampi Muscolari

Per contrastare i crampi muscolari è bene seguire poche e semplici indicazioni. Oltre a cercare di attenuare nell’immediato il dolore causato dal crampo con esercizi di allungamento, ciò che conta di più in questo tipo di di disturbo è sicuramente la prevenzione.

Per distendere al meglio le tensioni accumulate e per far sì che il muscolo funzioni nel modo corretto, è necessario svolgere un’attività fisica costante. Fare dell’esercizio fisico che includa anche lo stretching migliora infatti la circolazione sanguigna e rende i muscoli più tonici riducendo così la possibilità di crampi.

Seguire, inoltre, una dieta equilibrata ricca di alimenti contenenti una buona percentuale di sali minerali e mantenere alta l’idratazione del corpo può aiutare a prevenire la comparsa dei sintomi.

Risultano utili al trattamento dei crampi muscolari anche sedute di elettrostimolazione (TENS) oltre a sedute fisioterapiche per l’estensione dei muscoli indolenziti.

3) Gli Stiramenti Muscolari

Lo stiramento muscolare, anche chiamato elongazione muscolare è una lesione non di eccessiva gravità provocata da un eccessivo allungamento delle fibre muscolari oltre la possibilità del muscolo. Non essendoci un danneggiamento anatomico vero e proprio le fibre muscolari risultano intatte ed il dolore è lieve e progressivo durante l’attività sportiva. I tempi di recupero, a seconda del caso, possono variare entro i 15 giorni.

Soluzioni agli Stiramenti Muscolari

Dopo l’infortunio è opportuno restare a riposo e farsi fare una diagnosi per identificare la gravità dello stiramento ed escludere lesioni più severe.

Una volta compreso il tipo di problematica, procedere immediatamente con il protocollo R.I.C.E (Rest-riposo; Ice-ghiaccio; Compression- compressione; Elevation- elevazione) il protocollo più indicato per le lesioni acute che prevede l’immobilizzazione, l’applicazione di un impacco freddo (borsa del ghiaccio o spray) e di un bendaggio compressivo per limitare l’emorragia e sollecitazioni meccaniche sulla parte danneggiata. Se il dolore è persistente il medico può prescrivere farmaci miorilassanti e antinfiammatori. Anche alcune terapie fisiche come la TENS, gli ultrasuoni e la magnetoterapia possono ridurre notevolmente i tempi di recupero. Lo stretching invece è da praticare solo sotto visione di uno fisioterapista onde evitare solo peggioramenti.

 4) Gli Strappi Muscolari

Gli strappi muscolari sono lesioni che causano il danneggiamento dei fasci fibrosi dei muscoli scheletrici; la continuità del muscolo viene a mancare e si ha un notevole versamento di sangue.

La rottura delle fibre muscolari, provocata dallo strappo, è piuttosto frequente nelle persone che praticano sport e avviene perlopiù quando non è stato svolto un allenamento adeguatamente intenso o quando il muscolo non è stato preparato allo sforzo o è in condizioni non ottimali. Nella maggior parte dei casi però lo strappo è più comunemente causato da movimenti eccessivamenti bruschi.

Nonostante lo strappo muscolare si possa verificare in qualsiasi muscolo del corpo, le parti generalmente più interessate sono gli arti; in particolare è frequente che la lesione si presenti nei muscoli della coscia coinvolgendo flessori, quadricipite e adduttori; della gamba nel tricipite surale; della spalla nel deltoide e del braccio nel tricipite.

A seconda del numero di fibre coinvolte nello strappo, si può definire strappo di primo, secondo o terzo grado.

  • Strappo di primo grado: il numero di fibre danneggiate è abbastanza basso, si avverte un leggero fastidio che aumenta quando il muscolo viene contratto e allungato. In questo caso non si ha un’evidente perdita di forza o limitazione del movimento e il tempo di recupero varia tra i 20 e i 30 giorni.
  • Strappo di secondo grado: un maggiore numero di fibre è coinvolto nello strappo e la gravità della lesione è più alta. Il dolore più acuto viene avvertito come fitte che interferiscono con il movimento e peggiorano in caso di contrazione muscolare. Il tempo di recupero varia tra i 30 e i 40 giorni.
  • Strappo di terzo grado: strappo più grave che coinvolge il maggior numero di fibre; vi nel ventre muscolare una vera e propria lacerazione che si manifesta con un avvallamento palpabile che denota l’entità della rottura. Viene avvertito un fortissimo dolore che impedisce totalmente il movimento della parte colpita.

Soluzioni agli Strappi Muscolari

Subito dopo lo strappo muscolare è consigliabile sospendere l’attività fisica e immobilizzare la parte interessata; per evitare di aggravare la situazione si consiglia comunque di fermarsi il prima possibile anche se il dolore avvertito lieve. Successivamente è opportuno non caricare l’artomettersi a riposo in modo tale da tenere l’arto danneggiato rialzato e applicare un impacco freddo per ridurre il flusso di sangue nei vasi lesionati. Conseguentemente ad una visita specialistica e dopo aver individuato la tipologia di danno subito, è necessario procedere con le cure più adatte a seconda della situazione in cui ci si trova.

Per uno strappo di primo grado è sufficiente restare a riposo per 7-15 giorni prendendo sotto prescrizione del medico antinfiammatori o miorilassanti che, abbinati allo svolgimento di esercizi di stretching, accelerano e migliorano i tempi di recupero fisico.

Nel caso di uno strappo di secondo grado, vista l’intensità più grave della lesione risulta opportuno rispettare tempi di guarigione più lunghi in cui intraprendere  percorso di riabilitazione e sottoporsi ad opportuni interventi fisioterapici.

Quando si verifica uno strappo di terzo grado può essere inevitabile ricorrere ad un intervento chirurgico che, seguito da un mirato percorso di riabilitazione, preveda anche delle cure con macchinari fisioterapici quali Magnetoterapia, Ionoforesi e TENS.

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